STATUE #discolungo - l'album di MASSIMO MARCHES
Anticipato dal singolo "Estate perduta" il nuovo album del cantautore riminese Massimo Marches è disponibile dal 13 ottobre in cd o in tutti i digital store.
Si chiama "STATUE", sottotitolato dall'autore "Discolungo" non tanto per la durata (in realtà non di molto superiore alla media di quelli che un tempo si definivano long play) quanto per il tempo che è stato necessario per concepirlo durante l'incessante attività dell'artista. Negli ultimi anni infatti come autore e chitarrista (in studio e dal vivo), Massimo Marches ha affiancato numerosi e importanti artisti attraverso esperienze che lo hanno portato sui più importanti palchi italiani: dal Premio Tenco con Filippo Graziani nel 2014 allo scorso Festival di Sanremo a fianco di Braschi.
Prodotto e realizzato dallo stesso Marches, "Statue" è un album cantautorale, incentrato sulla voce e sulle calde sonorità acustiche principalmente presentate da un combo di chitarra, pianoforte e violoncello. A distanza di sette anni dal primo “Le stagioni di un tempo”, il nuovo progetto evidenzia la maturazione e l'esperienza di tutti i musicisti, autori e tecnici che ne fanno parte. Un lavoro realizzato insieme ai collaboratori di sempre, Tommy Graziani, Marco Mantovani, Giacomo De Paoli e Cristian Bonato e in cui trovano spazio anche episodi strumentali, impreziositi dalla presenza agli archi dei fratelli Gionata e Andrea Costa (Quintorigo) diretti dal giovane Federico Mecozzi (già violino a fianco di Ludovico Einaudi) che aggiungono un taglio a tratti cinematografico. Tra gli ospiti anche Filippo Malatesta che duetta con Marches nella cover della sua “Meteo”, il Duo Bucolico e Braschi nella delirante “La forma della star” e ancora Andrea Amati che firma “Altrove”. Chiude l'album una singolare suite di cinque brani, in parte canzoni e in parte strumentali, in cui cantano anche Giuseppe Righini e Massimo Modula.
I testi e le atmosfere conferiscono al nuovo album un sapore malinconico ma sempre positivo. "Le “statue naufragate” sono le cose che ci teniamo dentro, gli errori che restano ma che divengono parte di un percorso [...]. Anche le canzoni che parlano di amori finiti, come “Estate Perduta” o “Altrove”, guardano sempre avanti, al futuro e al cambiamento come evoluzione".
Il primo estratto, la canzone "Estate perduta", è stato presentato in anticipo di tre settimane rispetto all'uscita dell'album ed è entrato in rotazione radiofonica dal 20 di settembre, non a caso, ultimo giorno d'estate. Il videoclip del brano, realizzato sotto la regia di Simone Casadio Pirazzoli è uscito in anteprima esclusiva sul sito del quotidiano La Stampa. Il video, girato su di un'isola deserta nell'Adriatico, poco fuori il Parco Regionale Veneto del Delta del Po (dal 1999 patrimonio dell'umanità) vede come protagonista la bellissima Penelope Landini.
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